Monitoraggio della Chirotterofauna
Lo studio ed il monitoraggio dei pipistrelli e dei loro rifugi sono presupposti
fondamentali per attuare una corretta attività conservazionistica. Negli ultimi
anni, grazie all’aumentato interesse per questo gruppo di Vertebrati, si è registrato
un incremento nel numero di dati raccolti e si è giunti ad una più dettagliata idea
della distribuzione e della relativa abbondanza delle varie specie.
Gli studi di monitoraggio sono effettuati per quantificare il cambiamento delle
popolazioni di Chirotteri nel tempo.
Censimento presso i roost
I rifugi dei Chirotteri sono tecnicamente definiti roost secondo una terminologia
anglosassone ormai in uso anche in Italia. La parola, traducibile come “posatoio”,
definisce un qualsiasi luogo utilizzato dai Chirotteri per il riposo.
I censimenti vengono solitamente svolti attraverso conteggi ripetuti degli esemplari
all’interno del roost o al momento di involo da questo.
Nel periodo estivo, risulta di particolare interesse la conta delle femmine (gravide
o con prole) che costituiscono le nursery, ma allo stesso tempo, vengono rilevati
anche i pipistrelli che utilizzano i roost temporanei; in inverno si contano gli
svernanti nei siti d’ibernazione. In questi casi occorre osservare il massimo silenzio
ed è bene utilizzare una fonte luminosa debole e fredda per non alterare il microclima
del roost.
Cattura con mist-net
Vengono effettuate esclusivamente catture temporanee, autorizzate dal Ministero
dell’Ambiente previa consultazione dell’INFS.
La cattura di Chirotteri è necessaria per l’identificazione specifica e viene svolta
con l’utilizzo di particolari reti dette mist-net.
Le reti vengono aperte intorno al tramonto, posizionate in prossimità dell’uscita
dei roost (cavità ipogee naturali o artificiali) e controllate periodicamente.
Degli individui catturati, trattenuti comunque per il minor tempo possibile, vengono
rilevati i principali parametri biometrici utili per la determinazione della specie
attraverso l’uso di chiavi analitiche d’identificazione. Durante la manipolazione
è possibile effettuare prelievi di campioni biologici per una successiva analisi
molecolare.
Attività di radio-tracking
E’ utile per localizzare i roost, anche se di norma non consente d’individuare i
rifugi ipogei, e per effettuare studi di tipo ecologico sulle singole specie.
Il radio-tracking consiste nella localizzazione di un animale, marcato con una trasmittente
(tag) che emette periodicamente un breve impulso radio, mediante un radio-ricevitore
connesso con un’antenna direzionale.
Questa è una tecnica di indagine assai efficace, ma richiede l’investimento di notevoli
energie, inoltre, implicando la marcatura di Chirotteri, dovrà essere impiegata
solo quando i dati che si desiderano raccogliere non possono essere ottenuti mediante
metodi alternativi.
Analisi bioacustica con bat detector
Strumento che sfrutta la capacità dei Chirotteri di costruire ed aggiornare un’immagine
acustica del mondo circostante utilizzando un sofisticato biosonar. Il bat detector
è in grado di rilevare gli ultrasuoni emessi dai pipistrelli e, abbassandone la
frequenza, di renderli udibili all’orecchio umano (frequenza udibile dall’uomo =
20 KHz).
L’analisi bioacustica con il bat-detector può essere svolta lungo transetti prefissati
o da stazioni fisse. Gli ultrasuoni rilevati vengono registrati ed analizzati successivamente
con il programma Bat sound per l’identificazione della specie.
L’utilizzo del bat detector può essere utile per valutare l’uso di alcuni siti o
habitat da parte dei Chirotteri, ma non è adatto per valutare la densità di popolazione,
perché più segnali possono essere emessi dallo stesso individuo.
Bat box
Costituiscono un’opportunità di rifugio, sono strutture artificiali e possono essere
posizionate su alberi ed edifici ad almeno 4 m dal suolo ed orientate preferibilmente
a Sud-Ovest per ottimizzare le condizioni microclimatiche interne.
Ricordiamo che le bat box sono tanto più efficaci quanto maggiore è il loro numero,
e che l’apposizione e l’ispezione periodica rappresentano operazioni impegnative
e spesso necessitano di un buon numero di collaboratori.
Le bat box sono comunque strutture utili non solo per i pipistrelli, ma anche per
altri animali come ghiri, uccelli e soprattutto per gli insetti.